“Rumbos: uno más uno tres” ( Rotte: uno più uno, tre) è un progetto in cooproduzione tra il “Colectivo Ambar Perú” e il “Teatro Puentes Invisibles” che è stato opera vincitrice nel 2020 delle Linee di aiuto e coproduzione di spettacoli e di arte scenica del programma spagnolo IBERESCENA (fondo a sostegno delle arti sceniche iberoamericane)
Si trata di uno spettacolo attraversato dalla tematica delle relazioni umane, infocandosi principalmente su quelle di coppia che, partendo dalle esperienze personali degli interpreti che rappresentano un riflesso del comportamento sociale e culturale di ogni regione dalla quale provengono, ci fa interrogare su come queste proprie esperienze ci segnano e come queste impronti-cicatrici vivono in noi condizionando i nostri vincoli
A ragione di ciò fanno parte della squadra creativa persone di lunga esperienza nelle proprie aree di interesse, tra queste dal “Malayerba” (Ecuador) Arístides Vargas come consulente drammaturgico e Pepe Rosales come costumista, e dal “Teatro de los Andes” (Bolivia) Lucas Achirico come compositore, tutti e tre rappresentanti di compagnie teatrali che emergono nella scena del teatro ibericoamericano a livello mondiale.
Progetto “Rumbos: uno más uno tres”
Creazione del progetto, preproduzione e ricerca
“Colectivo Ambar Argentina”/“Colectivo Ambar Perú”/ “Teatro Puentes Invisibles”
Recitazione: Anahí Araoz y Sandro La Torre (“Colectivo Ambar Perú”)
Drammaturgia e Regia: Victor Stivelman (“Teatro Puentes Invisibles”)
Direzione degli attori e assistente alla regia:
Alegría Cáceres Benavides (“Teatro Puentes Invisibles”)
Supervisore dramdaturgico: Aristides Vargas (Teatro “Malayerba”)
Composizione musicale e sonora: Lucas Achirico (“Teatro de los Andes”)
Disegno luci: Alfonsina Stivelman
Costumi: Pepe Rosales (Teatro Malayerba)
Quadri: Alejandro Jovel
Canzone “Vals del otro lado”: Denise Mayo (musica e testo)
Voci: Denise Mayo y Gonzalo (“Colectivo Ambar Argentina”
Pittura originale del poster: Miguel Araoz Cartagena
Fotografia e Video: David Guzmán Figueroa
Produzione general: Cristina Cevallos (Teatro Puentes Invisibles)